• facebbok
  • twitter
  • google
  • rss

worldwebnews.it
Il nuovo sito di informazioni e news!

  • Home
  • Difesa
  • Esteri
  • Italia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Scienze e salute
  • Archivio
  • Video

Breaking

Immigrazione e Nazione

Filippo Tommaso Marinetti ed il movimento futurista

Italiani e Francesi “cugini” litigiosi per seri ma anche per futili motivi

Don Antonino Collurafi da Librizzi, maestro di “broglio” a Venezia

Montecatini: il Premio Cerruglio al libro "Ucraina-Russia. Guerra, diritto, interessi nazionali" scritto da 4 generali


Home / Italia / Non solo tasse, ma anche pensioni ridotte

Non solo tasse, ma anche pensioni ridotte

0 Comment
02 Apr 2015 02 Apr 2015  @Cd_Admin Inviato da @Cd_Admin


Condividi su Share on FacebookShare on Google+Share on StumbleUpon

pensioni ridotte

(di Roberto Falaschi) – Nel 1933 fu istituito l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (I.N.P.S.) con lo scopo ben preciso di erogare una pensione a tutte quelle persone che avessero contribuito per la loro vecchiaia. Naturalmente all’epoca nessuno aveva contribuito e quindi non era possibile erogare per quel tempo una pensione su base contributiva e pertanto venne stabilito di concederla in base ad una percentuale dell’ultimo stipendio/salario.
A rigor di logica ciò sarebbe dovuto essere valido per una generazione, o poco più, mentre invece demagogicamente fu lasciato in essere per decenni lo stesso metodo di pagamento. Giusto all’epoca, ma errato dopo i primi anni, in quanto avrebbe dovuto essere gradatamente sostituito.
Poi, come se ciò non bastasse, alla funzione di previdenza fu aggiunta successivamente all’I.N.P.S. anche quella di assistenza. Buona cosa l’assistenza a chi veramente la necessita, ma il problema fu, e resta, che detta assistenza viene erogata con i fondi accantonati dai lavoratori con i loro versamenti, diretti o indiretti, per la loro previdenza. Ciò rappresenta un uso improprio e all’occorrenza anche truffaldino dei soldi dei risparmiatori contribuenti.
L’accorpamento delle due funzioni previdenziali e assistenziali ha portato, come era da aspettarsi, ad un debito costantemente crescente dell’Ente. Per cercare di sanare la situazione catastrofica dei conti I.N.P.S. gli è stato accorpato sia l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Dipendenti della Pubblica Amministrazione (I.N.P.D.A.P.), sia un certo altro numero di sistemi previdenziali di vari settori lavorativi.
Come se non bastasse, l’aver stravolto lo scopo originale dell’I.N.P.S. attribuendogli anche quella assistenziale, con conseguente insostenibile aggravio sulle sue uscite, con il tempo sono state varate leggi “clientelari ed elettorali” che hanno concesso pensioni piene a “gogo”, come ad esempio le così dette pensioni baby ed altre totalmente svincolate dai versamenti. Talvolta anche con contributi poco più che simbolici da parte dei beneficiari.
A questo si è ultimamente aggiunto il pastrocchio della legge Fornero che ha creato una categoria di non lavoratori e di non pensionati. E’ questo il lavoro di “tecnici” ai quali andrebbe lasciata la teoria e non l’amministrazione dell’Italia, salvo chiedere il rimborso per il grave danno arrecato ai cittadini ed allo Stato.
Non potendo l’I.N.P.S. reggere con i regolari versamenti questa magnanimità nella concessione delle pensioni, è finalmente venuto un lampo di furbesco genio da parte di alcuni politici e dirigenti dell’Ente consistente nel decurtare le meritate e sudate pensioni di quanti hanno contribuito per un’intera vita lavorativa e ciò al fine di rimediare ai dissesti dell’Ente che gli attuali gestori e politici e quanti prima di loro hanno creato. Si badi bene che il costo del dissesto si vuole far gravare su chi la pensione la ha guadagnata (sudata?) e non sulla spesa statale, alla quale contribuiscono tutti i cittadini con reddito (o quasi). Poiché l’I.N.P.S. è parte dello stato italiano e poiché vige una norma per cui lo stipendio/salario non può essere diminuito, come si dà che ai pensionati si vorrebbe togliere impunemente? Si tratta forse di cittadini di scarto?
La soluzione logica sarebbe quella di prolungare la durata del tempo lavorativo in maniera da diminuire le erogazioni ed al tempo stesso ottenere i loro contributi. Si obietta che deve essere lasciato spazio ai giovani, mentre in realtà la situazione lavorativa non deve essere statica in una società sana, ossia uno fuori e uno dentro.
Il sistema capitalista nel quale viviamo è dinamico nel senso che si espande e genera sempre nuove tipologie di lavoro nel mentre rende la maggior parte di quelli esistenti sempre meno gravosi. Si pensi alla catena di montaggio di un secolo fa ed a quella odierna. Al contempo i macchinari necessitano di essere ideati, prodotti e assidua manutenzione oltre a conoscerne l’uso.
Non si tratta di essere fanatici di quanto avviene in altri paesi, che non sono affatto meglio dell’Italia, ma semplicemente di osservare cosa funziona all’estero e di adattarlo alle esigenze nazionali. Non sarebbe difficile, ma necessiterebbe di buon senso oltre allo smantellamento di infinite rendite di posizione.
Comunque chi ci amministra sarebbe meglio che si adoperasse per non decurtare le pensioni a chi le ha guadagnate con i propri regolari e costanti contributi effettuati nel corso degli anni lavorativi.
Con l’aggravante di pretendere di spacciare per pensioni d’oro quelle che superano i tremila euro, ossia con una solenne presa in giro dei cittadini pensionati. Non è ammissibile ridurre le entrate a meno del trenta per cento di quanto avveniva in epoca lavorativa, tenendo anche presente che buona parte dei pensionati è stata costretta a lasciare un lavoro che probabilmente avrebbe continuato ancora per vari anni.
In più obbligando il sistema lavorativo a perdere esperienze pratiche ed applicabili acquisite nel corso della vita. Insomma le tasse aumentano, le pensioni calano e tutti i servizi peggiorano. Via i tecnici e ritornino i politici, possibilmente regolarmente eletti.

© Copyright 2015 - WorldWebNews.it (Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione)
Condividi su Share on FacebookShare on Google+Share on StumbleUpon
  • Tweet
  • Stampa
  • Altro
  • E-mail
  • Condividi su Tumblr
tag istituto, stipendio, pensione, INPS, Previdenza Sociale, salario

Potrebbero interessarti anche:

A New York incontro promosso dall’on. Nissoli con i dirigenti Inps
A New York incontro promosso dall’on. Nissoli con i dirigenti Inps
novembre 3, 2015
Montreal: conferenza sul welfare per gli italiani del Nord America organizzata dall’on. Nissoli
Montreal: conferenza sul welfare per gli italiani del Nord America organizzata dall’on. Nissoli
ottobre 30, 2015
Spesa pubblica, danni erariali per 1,5 miliardi di euro
Spesa pubblica, danni erariali per 1,5 miliardi di euro
agosto 23, 2013

    • 288followers
    • 232likes
    • 1714articoli
    • 10followers
  • In primo piano

    • Gli Stati Uniti non sono responsabili del terrorismo in Italia: il prof. Pisano confuta varie tesi complottistiche nel suo libro <em>Italia e Stati Uniti</em>Gli Stati Uniti non sono responsabili del terrorismo...
      7 febbraio, 2017
    • I fondali dell'Antartide sono un mondo che non ti aspetti: intervista ai palombari della Marina MilitareI fondali dell'Antartide sono un mondo che non ti aspetti:...
      29 febbraio, 2016
    • Discussing Europe with Ms Federica MogheriniDiscussing Europe with Ms Federica Mogherini
      17 settembre, 2015

  • Articoli Recenti

    • Immigrazione e NazioneImmigrazione e Nazione
      15 novembre, 2024
    • Filippo Tommaso Marinetti ed il movimento futuristaFilippo Tommaso Marinetti ed il movimento futurista
      23 maggio, 2023
    • Italiani e Francesi “cugini” litigiosi per seri ma anche per futili motiviItaliani e Francesi “cugini” litigiosi per seri ma anche per futili motivi
      6 maggio, 2023
    • Don Antonino Collurafi da Librizzi, maestro di “broglio” a VeneziaDon Antonino Collurafi da Librizzi, maestro di “broglio” a Venezia
      23 aprile, 2023
    • L'affare Bolo Pascià: un episodio dello spionaggio italiano della Grande guerraL'affare Bolo Pascià: un episodio dello spionaggio italiano della Grande guerra
      19 aprile, 2023
  • I più letti

    • La Folgore intona il canto degli Arditi e la stampa italiana lo etichetta inno fascista – I vertici militari aprono un'inchiestaLa Folgore intona il canto degli Arditi e la stampa italiana lo etichetta inno fascista – I vertici militari aprono un'inchiesta
      31 luglio, 2014
    • Il COCER sui marò: chiediamo di parlare con il Presidente del Consiglio Matteo RenziIl COCER sui marò: chiediamo di parlare con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi
      25 giugno, 2015
    • Il Ramadan (30 giorni di digiuno, secondo pilastro dell'Islam)Il Ramadan (30 giorni di digiuno, secondo pilastro dell'Islam)
      12 agosto, 2013
    • Vasco Rossi con il tour “Live Kom '014” a Roma e MilanoVasco Rossi con il tour “Live Kom '014” a Roma e Milano
      29 ottobre, 2013
    • Il segreto della Massoneria è la comunicazioneIl segreto della Massoneria è la comunicazione
      12 luglio, 2017


Avatars by Sterling Adventures
  • Contatti

    Autori:
    Contatti ClaraClara
    Contatti AntonyAnthony

    Webmaster:
    Contatti WebmasterDonato C.

    Chi Siamo

  • Siti di interesse

    • Ambientevivo
    • Comitato Internazionale della Croce Rossa
    • Corte Internazionale di Giustizia
    • Lega Araba
    • Ministero degli Affari Esteri
    • Ministero della Difesa
    • Ministero dell`Ambiente
    • Nazioni Unite
    • Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo in Europa
    • Tribunale Penale Internazionale per l'Ex Jugoslavia
    • Unione Africana
    • Unione Europea
  • Seguici su Facebook

  • HotSpot


Molte delle immagini presenti negli articoli di worldwebnews.it sono state prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione. Grazie.

Copyright - WolrdWebNews.it
  • facebook
  • twitter
  • google
  • rss
Show
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.